IL GIOCO
Non sempre si vince e non sempre si perde, la cosa principale è partecipare , o almeno è quello che mi hanno sempre insegnato e che avrei insegnato ai miei figli se ne avessi avuti.
Della mia infanzia ho tantissimi ricordi belli e alcuni bellissimi, molti di questi riguardano il gioco, già , perchè dove abitavo io c erano bambine della mia età e dopo aver studiato , ci trovavamo ed inventavamo qualcosa per passare il tempo.
Mi ricordo, ad esempio , una volta di aver costruito con il solo aiuto di una coperta e di due sedie una pseudo tenda che per noi era la più bella delle case e ci passavamo ore sotto.
Oppure quando, con poche lire, andavamo in merceria e compravamo qualche metro di elastico , scendevamo in cortile e, mentre due reggevano l elastico ai lati rispettivi, una doveva saltarlo, intrecciandolo, senza mai cadere e ricordo anche che c'era una canzoncina che accompagnava questo gioco.
Un altro gioco che a me piaceva molto era 1..2..3..STELLA, ci giocavamo sempre in cortile e ogni volta ridevamo sempre come matti o litigavamo per fare poi pace davanti a pane e pomodoro fatto da uno dei nostri nonni.
Inzomma, tutto questo per dire che il gioco buono ci rende liberi, felici e uniti.
Oggi i giochi sono cambiati, sono prevalentemente tecnologici e quando si apre un gioco in scatola ,dopo poco ci si annoia, ma potrebbe essere bello , in un momento cosi tremendo come quello che stiamo vivendo, se facessimo capire ai giovani quanto possa essere importante LA FAMIGLIA, lo STARE INSIEME, apprezzare le vecchie ciabatte e tenere quelle nuove per le grandi occasioni
Insomma, provate ad insegmare ai vostri figli qualche gioco che facevate voi alla loro età e dimostrategli che si può essere felici anche con poco, perchè questo abbiamo adesso, poco, ma abbiamo tanto tempo, sfruttiamolo al meglio.
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